venerdì 20 febbraio 2009

La “Città dell’ Utopia” non si cancella

La “Città dell’ Utopia” non si cancella

Sono giorni di festa per la Garbatella: ricorrono infatti i primi 89 anni della fondazione del popolare quartiere della città. Festeggiamenti che vorremmo si estendessero a supporto del progetto “La Città dell’Utopia”, (www.lacittadellutopia.it), giunto al suo quinto anno di attività ed ospitato nell’antico Casale Garibaldi, non lontano dalla Basilica di San Paolo.

Progetto ed iniziative culturali che rischiano di chiudere i battenti - il termine dell’assegnazione dello spazio è previsto per il 2011 - se il Municipio XI, ed il Comune di Roma, non si impegneranno a garantire allo Sci (Servizio Civile Internazionale ), organizzazione coordinatrice delle attività, un affidamento per il medio-lungo periodo.

Dal 2004, anno di assegnazione dello stabile all’ong, oltre 50 associazioni e 500 volontari internazionali hanno lavorato al recupero dello storico edificio e alla bonifica dell’area, gravemente degradata ed abbandonata a se stessa.

“La Città dell’Utopia” è così divenuto uno spazio pubblico aperto ed inclusivo, un patrimonio di partecipazione, composto da realtà assai diverse, grazie al quale è oggi possibile la promozione e lo sviluppo di momenti di socializzazione e condivisione, come il mercato contadino, i corsi di lingua e l’integrazione con le comunità migranti sul territorio.

Lunedì 16 febbraio, il “popolo dell’Utopia”, attivisti dello Sci e cittadini del quartiere hanno gremito la sala municipale dove si è svolto l’incontro pubblico con il presidente Andrea Catarci. L'obiettivo, quello di chiedere ai referenti istituzionali un impegno concreto che garantisca un futuro sostenibile al progetto della Città dell'Utopia.


In particolare, il Comitato cittadino di supporto ha sottolineato l’importanza di un investimento politico, oltre che economico, dell’amministrazione pubblica nel progetto dell’Utopia. Il presidente Catarci, diplomatico e talvolta evasivo nelle sue considerazione, ha evidenziato come il commissariamento del bilancio municipale, gli scontri politici e i rapporti di forza tra l’undicesimo e il dipartimento III del Comune, non agevolino al momento la risoluzione della questione.

Durante l’assemblea, numerose testimonianze hanno rafforzato il valore umano, sociale e politico del fare Utopia, concretamente, all’interno del Casale Garibaldi.
Sono i racconti di “Ruota libera”, associazione ambientalista, di “Laboratorio 53”, di “Terra terra”, i coltivatori del mercato contadino, del gruppo di acquisto solidale, dell’associazione “Monte dei cocci”, composta da volontari botanici, dei giovani e meno giovani frequentatori dei corsi di ballo o di lingua.

Un’esperienza intergenerazionale, interculturale ed intergenere, come l’ ha definita l’assessore provinciale Gianluca Peciola, che non può accontentarsi di una tutela amministrativa di corto respiro e che per continuare a rappresentare, nel quartiere e nella città, un presidio di solidarietà territoriale ha bisogno di un rinnovato coinvolgimento politico da parte delle istituzioni.

Come giustamente ricordato in un comunicato del Comitato Cittadino: “Se riusciremo in quest’impresa avremo vinto tutti un’altra battaglia contro la disgregazione e l’alienazione della nostra città e del nostro paese”.


Alessandra Lombardo (presidente Caracol Carrom Club)

martedì 10 febbraio 2009

3 Tappa del Torneo

Domenica 15 Febbraio - ore 13.30
Terza Tappa del Torneo di Carrom
Città dell'Utopia, Via Valeriano 3F (metro San Paolo)
..torneo per campioni e principianti
adulti, ragazzi e bambini....